La cuvée Taittinger Prélude ‘Grands Crus’ è composta da una miscela di 50% Chardonnay e 50% Pinot Noir, che Taittinger ha selezionato solo dai vigneti ‘Grands Crus’; i vigneti più apprezzati nella regione dello Champagne. Vengono utilizzate solo le prime presse, ottenendo un perfetto equilibrio tra la vibrante mineralità dello Chardonnay e la forza e la struttura del Pinot Noir. Matura per 5 anni nelle cantine della prestigiosa Maison.
Si presenta nel flûte con un bellissimo colore giallo paglierino con riflessi che virano sul dorato, il perlage è fine e persistente, al naso rimanda eleganti sentori di scorza d’arancia, fiori di sambuco, mango, pasticceria da forno, nocciola tostata e spezie dolci, al palato è piacevolmente fresco ed avvolgente, cremoso e contraddistinto da una lunga persistenza aromatica. Un vino fine e complesso. Chapeau


Taittinger è una prestigiosissima Maison con sede a Reims, nella celeberrima regione Champagne. Fondata nel 1734 da Jacques Fourneaux, ma la svolta sarà nel 1932, anno in cui Pierre Taittinger, un ufficiale della Cavalleria francese acquisisce la Maison. Una marca che ha occupato un posto di rilievo nel panorama vitivinicolo francese ed internazionale. La Maison possiede oltre 280 ettari di vigneti sparsi in 34 diversi cru, in ogni parte della regione e si avvale della collaborazione di alcuni fedeli conferitori di uve. Il vitigno principe e prediletto da Taittinger è lo Chardonnay, anche se non mancano il Pinot Nero ed il Meunier. Il 9 dicembre 2019 con amici e colleghi operanti nel settore della ristorazione e hotellerie, e con i quali condivido la stessa passione per il nettare di Bacco, ho visitato la sede, a pochi km di distanza dalla cattedrale di Notre Dame de Reims. Al nostro arrivo fummo accolti con gran classe e gentilezza dal Sig. Jean-Pierre Redont, Vip e Hospitality Ambassador della Maison. Dopo un discorso introduttivo, in una sala attrezzata assistimmo alla proiezione relativa alla storia della Maison Taittinger, con dettagli generali sulla Champagne e sullo champagne. Si scese inoltre nel sottosuolo a diversi metri di profondità, e spaziammo nella crayeux, scavate dai Romani. Il tour fu guidato dal Sig. Jean-Pierre Redont. Durante il percorso in questo sito iscritto alla lista Unesco Patrimonio dell’Umanità, abbiamo ricevuto nozioni dettagliate, tra milioni di bottiglie, all’interno delle quali i lieviti svolgono il proprio compito con permanenza più o meno lunga, secondo la tipologia di vino.
Oggi mi sono trovato al cospetto del vino sopra descritto.

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