Carpineto L’Appodiato di Montalcino

Oggi con l’amico Antonio Caprara e per la seconda volta ho avuto il piacere di ritornare all’Appodiato di Montalcino dell’azienda Carpineto. A riceverci , come lo scorso anno, Caterina Sacchet enologa di tutte le 5 Tenute di proprietà, nonchè propietaria assieme a Antonio Michael Zaccheo. Prima di passare alla degustazione dei loro vini, abbiamo goduto dello stupendo panorama che da qui si gode digradante verso la Val d’Arbia e Siena da una parte e la vicina Montalcino dall’altra. Dopo i convenevoli, ci siamo accomodati nella terrazza per degustare i loro vini. Non siamo entrati in cantina, visto che lo avevamo fatto la volta precedente. Prima della descrizione dei vini, seguono alcuni cenni sull’azienda.

La Tenuta si trova nella zona nord di Montalcino in località Rogarelli e a poca distanza dal centro abitato dell’ omonima cittadina. La Tenuta è una delle più piccole della famiglia Carpineto e posta in una tra le zone più alte di tutto l’areale di Montalcino, i vigneti sono posti a 500 metri s.l.m.. Gli ettari vitati sono 10 e interamente coltivati con Sangiovese, con pratiche sostenibili che seguono i principi dell’agricoltura di precisione e circondati da bosco di querce e lecci con colori autunnali di rara bellezza, all’ interno dei 53 ettari di proprietà. Il suolo è povero, ma ricco di argilla e alberese. La zona è sempre ben ventilata e a due passi dal Passo del Lume Spento, un microclima ideale per la coltivazione della vite, soprattutto con i cambiamenti climatici che recentemente abbiamo avuto a che fare. Le notevoli escursioni termiche tra giorno e notte conferiscono ai vini una buona complessità, finezza e grande longevità. Prima di passare all’ anali sensoriale dei vini da noi degustati, vorrei ringraziare Laura Ruggieri per il gentile invito, Caterina Sacchet e Antonio Michael Zaccheo sia per il tempo a noi dedicato che per l’ ospitalità ricevuta. Grazie di cuore

Note di degustazione

Rosso di Montalcino Doc 2021, si presenta nel calice con una bellissimo colore rosso rubino, abbastanza trasparente, al naso sprigiona eleganti sentori di violetta, ciclamino, ciliegia e frutti di bosco, ma anche prugna e note leggermente speziate, al palato è piacevole, fresco e giustamente tannico. Dotato di una buona persistenza aromatica, ti invoglia ad un sorso successivo.

Brunello di Montalcino Docg 2018, si presenta nel calice con un bellissimo colore rosso rubino con leggeri riflessi tendenti al granato, trasparente e consistente, al naso un bel ventaglio aromatico che apre con amarena, prugna e sottobosco che vanno a seguire note speziate, pepe e bacche di ginepro, al palato è piacevolmente tannico e leggiadro, un vino molto godibile, già da adesso, fine e decisamente lungo. Un vino ben fatto. Complimenti

Brunello di Montalcino Docg Riserva 2017, si presenta nel calice con un bellissimo colore rosso rubino intenso con riflessi che virano sul granato, anch’esso trasparente e consistente, al naso una cascata di frutti rossi e delicate spezie dolci che seguono una scia balsamica con accenni di tabacco e funghi, al palato è contraddistinto da una fitta e setosa trama tannica che ben si integra con freschezza e sapidità. Senza ombra di dubbio un vino deciso e decisamente persistente.

Abbiamo, inoltre, degustato Chianti Classico Gran Selezione 2016 dell’ azienda chiantigiana e Poggio Sant’Enrico 2015 dell’ azienda poliziana.

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Ho lavorato a lungo in qualità di Maître d'Hotel e sono un Sommelier Professionista. Dopo esperienze lavorative in Hotels, è all' Hotel Savoy di Londra che nasce la passione per il vino. Dopo aver frequentato il corso vini al Savoy Training Center, al ritorno in Italia ho frequentato i tre livelli da Sommelier con AIS. Mi piace partecipare alle varie kermesse enoiche e degustazioni guidate, approfondire e condividere le mie esperienze in maniera semplice su questo Blog. Mi piace inoltre calpestare vigneti e visitare aziende vitivinicole. Sono curatore di una rubrica su Ristorazione & Ospitalità, rivista ed organo ufficiale dell'AMIRA, la quale mi ha recentemente nominato "Cavaliere dell'Ordine Enogastronomico di Santa Marta " e "Gran Maestro della Ristorazione". Un' altra grande passione è lo sci.

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