Castello di Albola

Nell’iter legato alla categoria del blog “Parlando con il Produttore”, oggi è la volta del Castello di Albola. L’ ultima volta che ho degustato i loro vini è stata la scorsa domenica al Complesso Museale del Santa Maria della Scala a Siena, nell’occasione della prima edizione di Be.Come. Seguono alcune nozioni sull’ azienda e poi analisi sensoriale dei due vini portati per l’occasione.

Il Castello di Albola è un luogo meraviglioso posto nelle suggestive colline chiantigiane nel Comune di Radda in Chianti, a poca distanza dal centro abitato. Un Castello medievale appartenuto ad importanti famiglie, alcune su tutte gli Acciaioli, i Samminiati, i Pazzi, i Ginori Conti; dal 1979 è di proprietà di un’ importante famiglia di produttori di vino: “Famiglia Zonin”. La Tenuta si estende su una superficie di 900 ettari, di cui 125 sono vitati. I vigneti si trovano ad un’ altimetria compresa tra i 350 e i 650 metri s.l.m.. Tra i filari, i vitigni coltivati, oltre al Sangiovese, sono lo Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Trebbiano e Malvasia. Le viti affondano le radici su suoli ricchi di alberese e galestro; conferiscono ai vini una buona sapidità. Vengono prodotti vini di elevata qualità, accanto al Chianti Classico Annata e Chianti Classico Riserva, spiccano alcune importanti etichette, quali, Acciaiolo, Solatio, Santa Caterina (Chianti Classico Gran Selezione), Poggio alle Fate e Vin Santo, viene prodotto anche olio evo. Al timone dell’ azienda c’è il bravissimo e dinamico Enologo Alessandro Gallo. Mi sono recato al Castello di Albola lo scorso dicembre in occasione di un’ emozionante esperienza enogastronomica. Davvero molto appassionante.

Chianti Classico Docg 2020, ottenuto interamente con uve di Sangiovese, si presenta nel calice con una bellissima tonalità rosso rubino con riflessi che virano sul granato, trasparente e consistente; al naso è fine e sprigiona delicati sentori di violetta, prugna, bacche di ginepro, cacao e tabacco; al palato è pieno ed appagante, ti colpisce per la sua straordinaria piacevolezza di beva, la sua freschezza e la sua setosa trama tannica. Un vino dotato di buona struttura e lunga persistenza aromatica. Va a nozze con bistecca alla fiorentina e formaggi stagionati.

Chianti Classico Riserva 2019, ottenuto con uve di Sangiovese ed un saldo del 5% di Canaiolo, si veste di un bellissimo colore rosso rubino intenso, al naso si percepiscono note di ciliegie rosse e prugne mature, poi violacciocca ,pepe nero e liquirizia, al palato è piacevolmente fresco ed avvolgente con tannini nobili, un vino dotato di una lunga persistenza aromatica e buona corrispondenza gusto-olfattiva. Lo vedo bene con carne arrosto, cacciagione e formaggi stagionati.

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Ho lavorato a lungo in qualità di Maître d'Hotel e sono un Sommelier Professionista. Dopo esperienze lavorative in Hotels, è all' Hotel Savoy di Londra che nasce la passione per il vino. Dopo aver frequentato il corso vini al Savoy Training Center, al ritorno in Italia ho frequentato i tre livelli da Sommelier con AIS. Mi piace partecipare alle varie kermesse enoiche e degustazioni guidate, approfondire e condividere le mie esperienze in maniera semplice su questo Blog. Mi piace inoltre calpestare vigneti e visitare aziende vitivinicole. Sono curatore di una rubrica su Ristorazione & Ospitalità, rivista ed organo ufficiale dell'AMIRA, la quale mi ha recentemente nominato "Cavaliere dell'Ordine Enogastronomico di Santa Marta " e "Gran Maestro della Ristorazione". Un' altra grande passione è lo sci.

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