Nell’iter legato alle visite in azienda, oggi è la volta della Tenuta di Bibbiano. Con l’amico e collega Gentian Maloku ho visitato l’azienda nell’occasione della giornata dedicata a “Cantine Aperte”. A riceverci Erika Santos, la quale con grande cordialità, professionalità, spigliatezza e competenza ci ha illustrato la storia dell’azienda su una panoramicissima terrazza, dalla quale si gode di una vista invidiabile digradante verso la Val d’ Elsa con le magnifiche torri di San Gimignano sullo sfondo da un lato e Castellina in Chianti dall’altro. La visita si è conclusa con la degustazione di alcuni vini magistralmente condotta da Erika. Prima di passare all’ analisi sensoriale dei vini, vi propongo alcuni cenni sull’azienda.
La tenuta di Bibbiano si trova nel comune di Castellina in Chianti, in località Lilliano. Già di proprietà dei Principi Corsini, fu acquistata dalla famiglia Marzi nel 1865. Al timone dell’azienda oggi ci sono Tommaso e Federico Marrocchesi Marzi, i quali rappresentano la quinta generazione della famiglia. La Tenuta vanta oltre 30 ettari vitati immersi nei 220 di proprietà, ove trovano dimora anche un alto numero di piante d’olivo. Il vitigno maggiormente coltivato è il Sangiovese, ma non mancano altri vitigni autoctoni. I vigneti sono posti ad un’altimetria che varia dai 270 ai 300 metri s.l.m. e sono condotti in regime biologico. Per oltre mezzo secolo l’azienda si è avvalsa della preziosa collaborazione del maestro Giulio Gambelli. La Tenuta vanta inoltre un agriturismo con piscina.






I vini da noi degustati:
Listrice Igt Toscana 2018, ottenuto con Malvasia Bianca del Chianti 60% e Trebbiano 40% con uve provenienti dai vigneti di Montornello, giallo paglierino brillante, al naso eleganti sentori di fiori di campo, susina e cenni di pompelmo , al gusto è piacevolmente fresco, sapido e dotato di una buona persistenza aromatica e gradevolezza di beva.
Scappalepre Igt Toscana Rosato 2019, ottenuto interamente con uve di Sangiovese, rosa buccia di cipolla, al naso lampone, ribes e giaggiolo, al palato è piacevolmente fresco, setoso, fine e di buona corrispondenza gusto-olfattiva.
Chianti Classico 2018, ottenuto interamente con uve di Sangiovese, affina per 12 mesi in vasche di cemento, rosso rubino brillante e trasparente, al naso dipana eleganti sentori di violaciocca, ciliegia e frutti di bosco e sottobosco, al palato è piacevolmente tannico con buona vena fresca e sapida. In bocca dura a lungo.
Chianti Classico Riserva Vigna del Capannino 2008, ottenuto con un clone particolare di Sangiovese, affina per 24 mesi , parte in cemento e parte in tonneaux di rovere francese, rosso granato con riflessi che virano sull’aranciato, al naso è una cascata di piacevoli sensazioni, prugna, sottobosco, liquirizia, cacao, cannella con nuances balsamiche, al palato ti colpisce per i suoi tannini poderosi ma setosi, pieno ed appagante, sapido e dotato di una buona avvolgenza e lunga persistenza aromatica.




Per concludere vorrei ringraziare Erika Santos per l’accoglienza e per il tempo che ha a noi dedicato. All you need is wine