La mia prima visita in azienda vitivinicola a San Felice porta la data del lontano 1989. Da allora più volte ho avuto il piacere di tornare in questa bellissima azienda. La Tenuta è immersa tra bellississimi boschi , vigneti e uliveti, in un paesaggio di indicibile bellezza, digradante verso il Monte Amiata per quanto riguarda la parte sud e verso Siena. Oggi con amici e colleghi, tutti soci dell’Amira (Associazione Maitres Italiani Ristoranti Alberghi) sono tornato di nuovo a San Felice. A riceverci Francesco Baroni e Gabriella Cosenza del team di Borgo San Felice. Il nostro tour inizia dal vigneto adiacente alla Cantina, per poi proseguire in zona vinificazione e poi maturazione dei vini, ove trovano dimora rotondeggianti botti di varie dimensioni. È seguita la degustazione dei vini di varie annate nella veranda del ristorante il Grigio, al momento chiuso, in tutta sicurezza per quanto riguarda le norme anti covid. È stata anche l’occasione da parte del Fiduciario della Sezione Chianciano Terme-Siena, Gaetano Di Martino in presenza del Tesoriere Nazionale Cesare Lo Verde, di consegnare gli attestati ai nuovi soci, Gabriella Cosenza, Calogero Milazzo ed Alessandro Barabassi. Francesco e Gabriella ci hanno guidato nel tour, con questo post vorremmo ringraziarli sia per il tempo a noi dedicato che per l’ospitalità ricevuta. Abbiamo trascorso un bel pomeriggio, l’ unico problema è stato tornare via. Seguono cenni sull’ azienda.
L’azienda vitivinicola San Felice si trova in un piccolo Borgo nel comune di Castelnuovo Berardenga, l’areale più vicino alla città di Siena di tutto il Chianti Classico ed è posta a circa 400 metri s.l.m., immersa nei 650 ettari di proprietà, di cui 140 sono vitati. Un bellissimo Borgo di origini antiche, che pian pianino è stato costruito intorno alla Pieve di San Felice in Pincis, risalente al 714 d.C. completamente e attentamente restaurato. Dagli inizi degli anni settanta è proprietà di Allianz.
Una perfetta combinazione tra suolo e microclima caratterizzato da importanti escursioni termiche garantiscono una perfetta maturazione delle uve che danno origine a vini di elevata qualità. Sin da subito l’ azienda ha puntato alla valorizzazione del vitigno principe: il Sangiovese. Tra i filari si trovano anche altri vitigni sia autoctoni che alloctoni, quali Colorino, Merlot, Cabernet Sauvignon Pugnitello, Petit Verdot, Trebbiano e Chardonnay. Negli anni ’90 è stata effettuata la zonazione, per individuare le specifiche macroaree in cui ogni uva riesce a esprimersi al meglio, compatibilmente con le caratteristiche geopedologiche di ogni zona. A San Felice oltre alla produzione di vino e olio si trova un bellissimo Relais 5 stelle, affiliato alla prestigiosa catena Relais & Chateaux.
Di fronte al complesso si trova un progetto sperimentale “Vitiarum” che consiste nel mantenimento di 270 antichi vitigni raccolti in 1,6 ettari di vigneto per evitare che cadano nell’oblio, preservando così il patrimonio ampelografico tipico del territorio. Le cantine sono custodite all’interno di edifici dell’Ottocento, ove tecnologie più evolute coabitano con botti e barriques. Tra le etichette celebri, espressione del territorio toscano, una nota di merito va al Vigorello, introdotto nel lontano 1968, fu il primo esempio di Supertuscan, a Il Grigio, al Poggio Rosso e al Pugnitello. I vini da noi degustati sono quelli appena menzionati con aggiunta di un Bolgheri Superiore dell’ azienda Bell’Aja e Brunello di Montalcino dell’ azienda Campogiovanni, ambedue di proprietà.