Benvenuto Brunello 2022

L’anteprima “Benvenuto Brunello” è giunta alla 31esima edizione. Iniziata lo scorso 11 novembre nella suggestiva cornice del Complesso di Sant’Agostino di Montalcino, terminerà il prossimo 21 dello stesso mese. La piastrella celebrativa della vendemmia 2022 è stata realizzata da Brunello Cucinelli, Re del Cashmere, il quale ha iniziato a produrre anche vini. Quest’anno gli occhi sono puntati sull’annata 2018, per quanto riguarda la Vendemmia e la Selezione e per la tipologia Riserva l’annata è la 2017. Per il Rosso di Montalcino l’annata è la 2020 e la 2021, inoltre è possibile degustare Moscadello e Sant’Antimo. Personalmente ho solo e sono felice di avere quattro ore a disposizione, pertanto, sono curioso di degustare i vini di alcune aziende, cercherò di valutarne alcune, poste in tutte e quattro le zone geografiche, I try to do my best. Soddisfatto per l’organizzazione del Consorzio e per il servizio dei Sommelier, come ogni anno affidato ad Ais (Associazione Italiana Sommelier), un sentito ringraziamento ai produttori, senza i quali non sarebbe possibile roteare il calice. Una considerazione, nostro malgrado, sempre meno aziende producono Moscadello di Montalcino, ogni pasto completo termina con dessert e molti Ristoranti, addirittura propongono un pre-dessert, pertanto è auspicabile che questo singolare vino venga valorizzato maggiormente.

La 2018 annata classificata con 4 stelle, annata non troppo regolare sotto l’aspetto climatico, con molte precipitazioni piovose e temperature al di sotto della media degli ultimi anni. Il mese di settembre è stato piuttosto regolare e le uve sono giunte a perfetta maturazione.

La 2017 annata anch’essa classificata con 4 stelle, è stata un annata piuttosto calda con qualche problema a primavera, il risultato finale è che mediamente c’ è stato un calo produttivo significativo di circa un 25% di uve in meno, rispetto all’annata precedente.

Note di degustazione di alcuni Brunello di Montalcino 2018:

Altesino Montosoli, al naso dipana sentori di frutti di bosco che richiamano il lampone e la prugna selvatica, bacche di ginepro e spezie, al palato è leggiadro, avvolgente e incredibilmente lungo.

Fattoria dei Barbi Vigna del Fiore, al naso è fine e rimanda sentori di ciliegia, frutti di bosco maturi, mela cotogna, petali di rosa appassiti e scorza d’arancia, al palato è piacevolmente avvolgente e persistente.

Casanuova Cerbaie, al naso si percepiscono sentori di arancia sanguinella, erbe aromatiche, tabacco e spezie dolci, al palato è dotato di una setosa trama tannica e una lunga persistenza aromatica.

Capanna, al naso sprigiona sentori di prugna, ciliegia sotto spirito, cacao, liquirizia e foglie di tabacco, nonchè spezie dolci, al palato i tannini sono copiosi e ben amalgamati con freschezza e sapidità.

Caparzo La Casa, al naso libera sentori di erbe di campo, prugna, liquirizia e note di eucalipto, al palato il tannino è morbido, denota una grande struttura e rimane in bocca molto a lungo.

Carpineto, al naso un tripudio di sentori, quali, violetta, rosa, tabacco, charcouterie, cacao e spezie, al palato è morbido con tannini setosi ben integrati con la spalla fresca. il sorso è duraturo.

Castello Tricerchi, al naso ciliegia, arancia sanguinella e nepitella, al palato è suadente ed avvolgente, finale lungo e coerente.

Donatella Cinelli Colombini, al naso è elegante e rimarca sentori di frutta rossa, rabarbaro e tabacco, uniti a sottili note speziate, al palato è ben equilibrato, fine e corrispondente.

Casanuova di Neri, al naso una cascata di frutta, frutti di bosco in primis, caramella d’orzo, spezie dolci e liquirizia, al palato è rotondo e fresco, tannini fitti e lunga persistenza aromatica.

Col di Lamo, al naso è decisamente intrigante, fiori di campo secchi, prugna, cera d’api che vanno a seguire un’ elegante nota speziata, al palato è fresco e sapido, prende slancio per un finale lunghissimo.

Corte dei Venti, al naso rimarca sentori di frutta rossa, vaniglia e liquirizia, cacao, sottobosco ed erbe officinali, al palato è pieno e rotondo con tannini nobili. Intenso e di buona struttura.

Tenuta Corte Pavone, al naso è nitido e si percepiscono sentori di violacciocca, prugna, mora, liquirizia e sottobosco al palato è fresco e dotato di una buona piacevolezza di beva. Il finale è lungo.

Il Poggione, al naso è fine, emana sentori di violetta, tabacco, pout pourri di frutta rossa, grafite ed erbe aromatiche, al palato è pieno ed avvolgente, tutto torna, quello che avevi avvertito lo ritrovi anche nella fase gustativa.

La Rasina, al naso si riconoscono sentori di rabarbaro, camomilla, visciola e nuances balsamiche, al palato è morbido al contempo fresco, rimane in bocca a lungo.

Mastrojanni Vigna Loreto, al naso è davvero complesso, rimanda sentori di pepe, tabacco, prugna, amaretto, anice stellato e liquirizia, al palato ti colpisce per il tannino ben levigato e una buona vena sapida. Sorso duraturo

Mocali, al naso è decisamente fine, alla prima olfazione ariva pepe nero, poi frutta rossa matura e note balsamiche, al palato è piacevolmente fresco e ciò che hai percepito al naso lo ritrovi in bocca.

Patrizia Cencioni, al naso rilascia sentori di violacciocca, amarena, seguiti da note di liquirizia, tabacco e spezie, al palato è ben unito tra tannini e freschezza, un sorso gradevole e assolutamente lunghissimo nel finale.

Pietroso, al naso sono percettibili sentori di sottobosco, ciliegia, amarena, pepe nero e vaniglia, al palato è caldo e dotato di una intensa trama tannica e lunga persistenza.

Pinino, al naso evidenti note di mora, prugna e nuances di ciclamino e tabacco, al palato è fine e molto piacevole con tannini setosi e buona struttura.

Piombaia, al naso una bella esplosione di aromi che spaziano dal floreale alla mora e ribes, poi arrivano anice stellato e cuoio, al palato è pieno, leggiadro e coerente.

Poggio di Sotto, al naso tabacco, iodio, erbe aromatiche, spezie dolci e accenni floreali, al palato è avvolgente, fine e giustamente tannico con una persistenza aromatica interminabile.

Capanne Ricci, al naso frutta rossa, violacciocca e pepe rosa, al palato è fresco e sapido.

Ridolfi, al naso è ampio, si riconoscono sentori di visciola, pepe nero, bacche di ginepro e sottili note di cuoio, al palato è piacevolmente fresco e lungo con una buona corrispondenza gusto-olfattiva

San Giorgio, al naso sprigiona sentori di spezie dolci, note di erbe aromatiche e balsamiche, al palato è fresco e sapido con un finale morbido e persistente.

San Lorenzo, al naso è fine e si percepiscono effluvi di scorza d’arancia, amarena, mora e violacciocca che ben si integrano con note balsamiche e mentolate, al palato è decisamente rotondo, di elevata qualità, un gran bel sorso.

Sassodisole, al naso è fine e sprigiona sentori di ciliegia, mora, prugna e cacao accompagnate da leggere note speziate e balsamiche, al palato è deciso , rotondo e lungo.

Tassi Vigna Colombaiolo, al naso dipana sentori di prugna e ciliegia e tabacco, accompagnati da una speziatura dolce di vaniglia, cannella e pepe, al palato è appagante, dal tannino carezzevole, allungo fruttato.

Tiezzi Vigna Soccorso, al naso è di una grande complessità, viola, rosa, ciliegia e rabarbaro e poi liquirizia e grafite, al palato è pieno ed appagante e assolutamente persistente. Gran bel sorso. Complimenti

Uccelliera, al naso si rimarcano note agrumate, visciole, more, fiori secchi, tabacco, erbe aromatiche e spezie, al palato è suadente e incredibilmente persistente.

Val di Suga Vigna del Lago, al naso prevalgono note di ciliegia, violetta e frutta candita, al palato è vellutato, fine e di grande volume. Un bel sorso.

Sesti Riserva Phenomena 2017, al naso esprime sentori di mirtillo, amarena, liquirizia, tabacco, rabarbaro e spezie, al palato è ciò che ti aspetti da questo vino: piacevolezza di beva con tannini ben levigati ben amalgamati con la spalla fresca e sapida. La sua persistenza aromatica è infinita.

Tiezzi Vigna Soccorso Riserva 2017, al naso è complesso e rimanda sentori di spezie dolci che ben si integrano con note di arancia candita, tabacco, cacao e boisè, al palato è decisamente rotondo fine e dotato di una lunghissima persistenza aromatica. Chapeau

N.b. i vini sopra citati sono stati da me molto apprezzati, ma non fanno parte di nessuna lista Top, pertanto, mi dispiace di non aver degustato altri vini di altre aziende. Avremo modo di parlarne in futuro.

Alcuni cenni sul Brunello di Montalcino

Montalcino è un comune italiano della provincia di Siena in Toscana. È una località nota per la produzione del vino Brunello. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della Val d’Orcia, al confine con la provincia di Grosseto. Il Brunello di Montalcino può essere considerato, insieme al Barolo, il vino rosso italiano dotato di maggiore longevità.

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Vino rosso, perla  che l’enologia italiana ha saputo esprimere con risultati più che soddisfacenti. La sua affermazione è notevole sia in Italia che nel resto del Mondo. Nel 1966 il suo rilancio con l’ottenimento della Doc e la nascita del Consorzio di Tutela che hanno permesso di fare notevoli passi in avanti con ammodernamenti in cantina e rinnovamenti di nuovi vigneti quasi esclusivamente con Sangiovese. Seguirà nel 1980 l’arrivo della Docg, il primo vino italiano ad ottenere questo prestigioso riconoscimento. Da qui  con modifiche al precedente disciplinare, già severo, è stato raggiunto un ulteriore innalzamento in termini di qualità. Il territorio presenta aspetti pedo-climatici e sotto il profilo geologico diversi in ogni zona. A nord si ottengono vini di buona struttura, profumati ed eleganti, ad est vini più tannici adatti all’invecchiamento, a sud vini di grande struttura, molto profumati, ad ovest, vini eleganti, armonici, da lungo invecchiamento.

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Ho lavorato a lungo in qualità di Maître d'Hotel e sono un Sommelier Professionista. Dopo esperienze lavorative in Hotels, è all' Hotel Savoy di Londra che nasce la passione per il vino. Dopo aver frequentato il corso vini al Savoy Training Center, al ritorno in Italia ho frequentato i tre livelli da Sommelier con AIS. Mi piace partecipare alle varie kermesse enoiche e degustazioni guidate, approfondire e condividere le mie esperienze in maniera semplice su questo Blog. Mi piace inoltre calpestare vigneti e visitare aziende vitivinicole. Sono curatore di una rubrica su Ristorazione & Ospitalità, rivista ed organo ufficiale dell'AMIRA, la quale mi ha recentemente nominato "Cavaliere dell'Ordine Enogastronomico di Santa Marta " e "Gran Maestro della Ristorazione". Un' altra grande passione è lo sci.

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