Amiata …. i vini del Vulcano

Nell’ iter legato alle visite in azienda, oggi è la volta di Amiata…..i vini del Vulcano. Con l’ amico e collega Antonio Caprara ci siamo recati in azienda per visita e degustazione. Un luogo veramente di straordinaria bellezza. Prima di entrare in Cantina, siamo entrati nella sala degustazione, dalla quale si gode di un panorama senza pari digradante verso il Monte Amiata da un lato con Montegiovi, Castelnuovo dell’Abate, Seggiano e Castello di Potentino di fronte e sullo sfondo la Val d’Orcia contornati da uliveti, vigneti e boschi. A riceverci Simone Toninelli e consorte Stefania, i quali ci hanno deliziato di sfiziosi stuzzichini accompagnati ai loro piacevoli vini.

L’ azienda vitivinicola Amiata si trova a poca distanza da Montegiovi, piccolo, grazioso e antico borgo nel comune di Castel del Piano in provincia di Grosseto ad un’altimetria di 400 metri s.l.m., alle pendici del Monte Amiata. Un antico vulcano spento, con la più estesa faggeta d’ Europa. I vigneti sono posti ad un altitudine compresa tra i 400 e i 500 mt s.l.m. con terreni di composizione lavica e un microclima ideale per la produzione di vini, con notevoli escurzioni termiche. Simone si avvale della collaborazione dell’ agronomo ed enologo, Filippo Paoletti.

L’azienda vanta 3 ettari di vigneto all’ interno della Doc/Docg Montecucco, giovane denominazione confinante con due importanti areali, quali il Brunello di Montalcino e il Morellino di Scansano. Il vitigno coltivato è unicamente il Sangiovese che con i cambiamenti climatici dell’ ultimo decennio, in questo lembo di terra dà origine a vini di buona struttura ed eleganza.

Note di degustazione.

Lapillo Toscana Igt 2019, ottenuto interamente con uve di Sangiovese, matura ed affina per un periodo di 20 mesi in vasche di acciaio inox con una sosta in bottiglia di 3 mesi prima di essere immesso sul mercato. Si veste di un bellissimo colore rosso rubino trasparente, al naso sprigiona eleganti sentori di viola, ciliegia, lampone e ribes con nuances speziate. Al palato è piacevolmente fresco e ben equilibrato. Ideale con carna rossa alla griglia e formaggi di media stagionatura.

Montecucco Sangiovese Docg 2013 “Lavico“, anch’esso ottenuto interamente con uve di Sangiovese, matura ed affina per un periodo di 36 mesi in botti di rovere francese da 25 hl e sosta in bottiglia per almeno 6 mesi prima di essere immesso sul mercato. Si presenta nel calice con una tonalità rosso rubino con riflessi tendenti al granato, al naso sprigiona eleganti sentori di ciliegia, mora, prugna, ribes, viola mammola, vaniglia e tabacco che vanno a seguire piacevoli note speziate. Al gusto un attacco tannico nobile in perfetto equilibrio con alcool e freschezza. Un vino decisamente persistente. Ideale con brasato e formaggi stagionati.

Montecuccco Sangiovese Docg 2013 Riserva “Cenere“, anch’esso ottenuto interamente con uve di Sangiovese, matura ed affina per un periodo di 48 mesi in botti di rovere francese da 25 hl e sosta in bottiglia per almeno 12 mesi prima di essere immesso sul mercato. Si presenta nel calice con una tonalità rosso rubino, anch’esso con sfumature granata, al naso è fine e ci rimanda sentori di mora, ribes, cuoio, liquirizia e a completare il patrimonio olfattivo anche note di pepe nero, cannella e polvere da sparo. Al palato è sapido ed avvolgente, dotato di una fitta ma setosa trama tannica, con rinfrescante acidità. La persistenza aromatica è interminabile. Un gran bel sorso. ideale con selvaggina, cinghiale in umido e formaggi stagionati.

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Ho lavorato a lungo in qualità di Maître d'Hotel e sono un Sommelier Professionista. Dopo esperienze lavorative in Hotels, è all' Hotel Savoy di Londra che nasce la passione per il vino. Dopo aver frequentato il corso vini al Savoy Training Center, al ritorno in Italia ho frequentato i tre livelli da Sommelier con AIS. Mi piace partecipare alle varie kermesse enoiche e degustazioni guidate, approfondire e condividere le mie esperienze in maniera semplice su questo Blog. Mi piace inoltre calpestare vigneti e visitare aziende vitivinicole. Sono curatore di una rubrica su Ristorazione & Ospitalità, rivista ed organo ufficiale dell'AMIRA, la quale mi ha recentemente nominato "Cavaliere dell'Ordine Enogastronomico di Santa Marta " e "Gran Maestro della Ristorazione". Un' altra grande passione è lo sci.

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