Ieri con l’amico e collega Gentian Maloku mi sono recato nell’azienda vitivinicola Podere Cianfanelli. Si trova a poca distanza da Greve in Chianti e al contempo dal capoluogo toscano, immersa tra vigneti ed oliveti, in un paesaggio da sogno. Al timone dell’azienda c’è David Cianfanelli, il quale dal 2014 decide di vinificare le proprie uve con metodi biologici in questo areale altamente vocato alla viticoltura.
L’azienda vanta 2,5 ettari vitati e 850 piante di olivo x un totale di 6 ettari. Le vigne sono esposte a sud-ovest godendo di un’ottima esposizione al sole. I terreni sono composti da argilla e galestro che permettono un ideale equilibrio tra capacità di drenaggio e ritenzione idrica che donano un ottima mineralità alle uve. Posta su un poggio ad oltre 300 metri s.l.m. gode di un ottimo microclima con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte.
La produzione a ettaro è molto bassa circa 50q di uva. Il metodo di coltivazione è il guyot e il cordone speronato. Tra i filari si trovano esclusivamente vitigni autoctoni, quali Sangiovese, Canaiolo, Colorino e Malvasia nera. David produce Ritorno Igt e Chianti Classico.



I vini da noi degustati:
Ritorno Igt 2018, di un bellissimo colore rosso rubino intenso, al naso sprigiona eleganti sentori di violacciocca, ciliegia, frutti di bosco, pepe nero e prugna, al palato è piacevolmente fresco e caratterizzato da una buona morbidezza, un vino che dopo un calice ne berresti volentieri uno successivo.
Chianti Classico 2018, anch’esso di un bellissimo colore rosso rubino intenso, trasparente, al naso sprigiona eleganti sentori di iris, lampone, mela rossa, arancia sanginella, bacche di ginepro e spezie dolci, al palato è molto ben amalgamato, quindi equilibrato, nonché di una buona corrispondenza gusto-olfattiva e lunga persistenza aromatica.
Chianti Classico 2017, di un bellissimo colore rosso rubino con riflessi che virano sul granato, al naso libera eleganti sentori di amarena, violetta, prugna, cacao, liquirizia e nuances balsamiche, al palato si contraddistingue per i suoi tannini copiosi, ma setosi. Un vino che in bocca dura a lungo.




