In ogni regione italiana vengono prodotti vini dolci, con vari vitigni, tra i più utilizzati, ci sono il Moscato e la Malvasia, tuttavia, vengono utilizzate tantissime altre uve provenienti da diversi vitigni. La maggior parte dei produttori ne produce almeno uno. I metodi di ottenimento sono vari: appassimento delle uve, vendemmia tardiva, uve attaccate da muffa nobile, icewine e vini fortificati. Per ogni regione, me ne è venuto in mente uno. In questo iter dedicato a questo pregiato nettare, ho iniziato dal nord Italia, in un percorso che terminerà con il sud, attraversando ogni regione. Ogni vino verrà descritto in maniera sintetica. Le foto derivano dal web. Grazie per l’attenzione.
Chambave Moscato Doc – Valle d’Aosta

Moscato Flétri. Ottenuto con i migliori grappoli di Moscato bianco , dopo un periodo di appassimento in locali idonei per questa pratica. La vinificazione avviene quando la concentrazione zuccherina ed aromatica ha raggiunto il livello desiderato. Un vino di pregio, di un colore giallo dorato con riflessi che virano sull’ambrato, al naso libera eleganti sentori di miele, frutta esotica candita e fico, al palato è giustamente dolce e alcolico, arricchito da una buona avvolgenza e lunga persistenza.
Erbaluce di Caluso Passito DOCG – Piemonte

I migliori grappoli dell’uva Erbaluce, dopo un periodo di appassimento in locali arieggiati, le cosiddette “passitaie”, dove rimangono, distesi su graticci o appesi per il peduncolo, per un periodo di circa 5 mesi.Vengono vinificati generalmente nel mese di marzo. Prima di essere immesso sul mercato devono passare almeno 3 anni e 4 per la versione Riserva. A livello sensoriale ha un colore che va dal giallo oro all’ambrato, con una buona consistenza, all’ olfatto è elegante, sprigiona sentori di miele, frutta passita e candita, leggermente etereo. Al palato è giustamente dolce, con buona morbidezza e rimane in bocca a lungo.
Moscato di Scanzo Docg – Lombardia

E’ un vino dolce passito (DOCG), prodotto nelle colline del comune di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo. La più piccola Docg italiana, ha ottenuto questo meritato riconoscimento nel 2009. Una perla enologica italiana, un vino ottenuto da Moscato rosso. Il terreno è composto da una roccia calcareo marnosa che conferisce ai vini una buona mineralità. Dopo la vendemmia, i grappoli vengono stesi su graticci per conseguire un appassimento di almeno 21 giorni previsti dal disciplinare, al fine di avere una concentrazione zuccherina ideale. Dopo la vinificazione, il vino è sottoposto ad un invecchiamento di almeno due anni. A livello sensoriale ha un colore rosso rubino intenso, all’olfatto dipana eleganti sentori di amarena e frutti di bosco, al palato è piacevolmente dolce con finale lungo e un retro-olfattiva leggermente amarognola.
Cinque Terre Sciacchetra’ Doc – Liguria

Perla enologica italiana, viene prodotto principalmente in Liguria nei comuni di Monterosso, Riomaggiore, Tramonti Di Biassa, Tramonti Di Campiglia e Vernazza.Viene ottenuto con uva Bosco al 60% e Albarola e Vermentino al massimo 40%, da soli o congiuntamente. I vigneti sono posti prevalentemente in terrazzamenti, alcuni produttori per raggiungere i propri vigneti usano un trenino a cremagliera, con rotaie per affrontare meglio le pendenza. Per queste difficoltà, si può definire viticoltura eroica. Le uve una volta raccolte vengono messe ad appassire su appositi graticci per un periodo di circa due mesi. Dopo la vinificazione, viene sottoposto ad un periodo di maturazione. A livello sensoriale é di colore giallo dorato di grande consistenza, all’olfatto ha profumi raffinati e complessi fra cui pesca, albicocca, agrumi, caffè, erbe aromatiche, mandorla, nocciola, limone, rosmarino e datteri. Al palato è avvolgente, fresco e incredibilmente persistente.