TENUTA DI TRINORO
E’ il Palazzi IGT del 2015 della Tenuta di Trinoro il miglior vino del Merano WineFestival. Selezionato tra i 25 Platinum premiati dal The Wine Hunter Helmuth Köcher.
Merano 12 novembre 2017 – Premiato ieri sera al Cinema Ariston il miglior vino del Merano WineFestival. E’ il toscano Palazzi IGT annata 2015 di Vini Franchetti Tenuta di Trinoro a vincere su tutti i 25 Platinum del The WineHunter Award – la guida online consultabile gratuitamente sul sito award.winehunter.it – contenente i prodotti selezionati dal “cacciatore dei vini” The Wine Hunter Helmuth Köcher e suddivisi nelle categorie Award ROSSO, GOLD e PLATINUM.
Il prestigioso riconoscimento, realizzato in collaborazione con le Donne del Vino e le contadine altoatesine, è stato assegnato dalla commissione Stehwein di Merano che ha scelto il migliore tra i 25 Platinum premiati ieri sera all’Hotel Terme Merano (leggi qui la lista). Andrea Franchetti ha ritirato il premio consegnato da Helmuth Köcher nell’ambito del Merano WineFestival film focus al termine della proiezione del documentario dedicato al NOMA, il ristorante di Copenhagen nominato per quattro anni il migliore del mondo; il precursore del “vino naturale” e dei cibi fermentati. Il primo che già nel 2010 li presentava sulla carta dei vini e nel menu.
L’azienda è situata in un remoto angolo della Toscana meridionale, Tenuta di Trinoro è nota per i suoi ricchi e complessi vini rossi da invecchiamento a base di Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. I 200 ettari dell’azienda si trovano in una zona priva di tradizione vitivinicola, all’inizio della Val d’Orcia, vicino a Sarteano, dove la Toscana si fonde con l’Umbria e il Lazio.
Il produttore e proprietario, Andrea Franchetti, ha acquistato la proprietà negli anni 80 e ha cominciato a piantare nei primi anni 90. La sua formazione come vitivinicoltore inizia nel Bordeaux dove apprende l’importanza del terroir. A Trinoro scopre di avere terreni argillo-calcarei e ghiaiosi molto simili a quelli della zona del St. Emilion. Solo alcuni terreni però si dimostrano adatti alla viticoltura e questi vengono recuperati dalla macchia e piantati nello stile del Bordeaux: alta densità d’impianto, sesto di un metro per un metro, con innesto di marze provenienti da vecchie proprietà del Pomerol.
L’alta densità di impianto, il diradamento drastico dei grappoli, le basse rese, la piena maturazione fenolica e la concentrazione dei vini danno luogo a uno stile unico ed inconfondibile. I vini sono estremi nel profumo, nel colore e nel sapore, godibili da subito ma concepiti per un lunghissimo invecchiamento.

