Carmignano Docg 2018 Az. Tenuta di Artimino, ottenuto con uve di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot. Si presenta nel calice con un bellissimo colore rosso rubino intenso con riflessi che virano sul granato; al naso è fine ed intenso, sprigiona eleganti sentori di frutti rossi, quali, cassis e lampone, impreziositi da eleganti note di tabacco, cioccolato, spezie dolci e nuance vanigliata; al palato è piacevolmente tannico con tannini fitti e gradevoli esaltati da una trama fresca perfettamente amalgamata. Un vino lungo e duraturo
Tenuta di Artimino si estende su 732 ettari di proprietà, di cui 80 sono vitati. Immersa nel cuore della campagna Toscana, nell’ areale ove viene prodotto un grande vino italiano: il Carmignano. Tra i filari i vitigni coltivati sono il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc, il Merlot, il Canaiolo, il Gamay per i rossi, mentre per la varietà a bacca Bianca il Trebbiano, lo Chardonnay, il Riesling Renano, il Souvignon Blanc, la Malvasia Bianca ed il San Colombano. Oltre alla Cantina vi è la famosa Villa medicea “La Ferdinanda”, i cui saloni sono ideali per eventi, divenuta nel 2013 patrimonio Unesco, lo stupendo hotel 4 stelle “Paggeria Medicea”, dotato di spazioso giardino, 2 piscine e campo da tennis. Di proprietà della famiglia Olmo, giunta oggi alla terza generazione. La cantina produce tutti i vini doc, docg e igt dell’ areale, la gamma è ampia . Ho visitato la cantina qualche anno fa con l’ amico e collega Antonio Caprara e spesso, quando partecipo a kermesse enoiche degusto volentieri i loro vini. Oggi mi sono trovato di fronte al vino sopra descritto.


Il Carmignano Docg è una perla enologica della Toscana, l’areale si trova a metà strada tra Firenze e Pistoia con Prato di fronte ed in provincia di Prato. Lembo di terra ad alta vocazione sopratutto per la produzione di vini rossi, riconosciuta sia a livello nazionale che internazionale. La più piccola Docg italiana, a mio avviso qualitativamente è tra le più grandi. Sulla fascetta dei vini di Carmignano c’è una data: 1716. Indica la nascita del consorzio della congregazione che doveva vigilare sul rispetto delle regole per la produzione dei vini di Carmignano fissate già allora in un bando che porta la firma di Cosimo III dei Medici. Soli altri tre vini dell’epoca, in Toscana, erano riconosciuti e fissati i confini: Pomino, Chianti e Valdarno Superiore. Oltre ai vitigni Sangiovese, Canaiolo Nero, Malvasia e Trebbiano hanno trovato l’habitat ideale il Cabernet (uva Francesca) ed il Merlot. Il Carmignano nelle annate migliori viene prodotto anche in versione Riserva. Viene prodotto nel comune di Carmignano e a Poggio a Caiano, nel comune di Prato. I vigneti sono posti ad un altitudine che varia dai 250, sino ai 400 metri s.l.m. Su queste splendide e talvolta erte colline vengono prodotti anche altri vini: il Barco Reale di Carmignano , il Rosato di Carmignano, il Vin Santo di Carmignano ed il Vin Santo di Carmignano Occhio di pernice.
Il Carmignano, a tavola trova ampio spazio con piatti saporiti e dal gusto deciso, come cacciagione, arrosti di carni rosse e carne alla griglia. Si abbina anche a formaggi stagionati e saporiti. La temperatura di servizio ideale va dai 18 ai 20 gradi.


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