Nell’occasione di Food & Wine in Progress, svoltasi lo scorso 30 novembre e 1 dicembre alla Stazione Leopolda di Firenze, ho degustato molte Eccellenze di Toscana. Tra queste eccellenze ho degustato alcuni Nobile di Montepulciano, mio malgrado non ho avuto il tempo necessario per poterne degustare altri, a fondo pagina una slide-show dei vini da me degustati e apprezzati. Seguono alcuni cenni su questo grande vino italiano.
Montepulciano è una cittadina che conta circa 15.000 abitanti, posta nella parte sud della provincia di Siena in Toscana. Il comune è posto a 605 metri s.l.m., in un lembo di terra incastonato tra Valdichiana e Val d’Orcia, ai confini con la regione Umbria. Montepulciano è di antica e lunga storia, è nota per i suoi vigneti da dove si ricava uno dei più pregiati vini rossi italiani, il Vino Nobile di Montepulciano. La consacrazione di questo vino arriva nel 1685, quando Francesco Redi nel suo celebre ditirambo Bacco in Toscana conclude i versi dedicandogli “Montepulciano d’ogni vino è Re “. Bevuto durante i pasti dei signori, gli è valso l’appellativo di “Nobile“. Con la nascita della Doc nel 1966 e le nuove esigenze del disciplinare, i produttori hanno fatto un vero e proprio cambiamento con nuove cantine e riconversione di nuovi impianti nei vigneti. Nel 1980 arriva la meritata Docg, questo grande riconoscimento arriva anche al vicino Brunello di Montalcino, al Barolo e al Barbaresco. A causa di un minore periodo d’invecchiamento, è stato immesso per primo sul mercato con la fascetta di Stato. Un vino di straordinaria qualità e longevità, è molto apprezzato e trova estimatori in ogni parte del mondo. I terreni più vocati sono nelle zone di Caggiole, di Sanguineto e di Cervognano. Il vitigno principe anche qui è sua maestà il Sangiovese, denominato in loco “Prugnolo Gentile“, per un minimo del 70%. Possono concorrere al completamento vitigni a bacca rossa autoctoni e alloctoni, idonei alla coltivazione. La maggioranza dei produttori lo produce con 100% Sangiovese.