Oggi ho partecipato ad un press lunch al Ristorante Il Teatro Cucina Toscana di Montepulciano, dietro gentile invito di Sara Cintelli “The Winelinker“. Una ghiotta occasione per degustare i vini dell’azienda vitivinicola Combàrbia e assaporare i piatti ben preparati e ben presentati del ristorante appena citato, in compagnia di persone simpatiche e con le quali condivido la passione per il mondo enoico.


Montepulciano patria dell’omonimo Vino Nobile, dal 2016 si è arricchita di una nuova Cantina, La Combàrbia. Di proprietà di Gabriele Florio e consorte, i propri nonni sin dagli sessanta del secolo scorso possedevano vigneti a poca distanza dalla cittadina poliziana. L’incontro di Gabriele ad un edizione di Vinitaly con l’enologo Gorelli gli ha fatto scoccare la scintilla di costruire una nuova Cantina nella vocata zona di Cervognano. Parte il progetto e Gabriele inizierà a vinificare le proprie uve nella nuova Cantina. Fino al 2016 conferiva le uve alla Cantina Sociale di Montepulciano. La passione e la volontà di Gabriele unita all’esperienza del Dr. Gorelli sono un binomio perfetto per dare origine a vini di elevata qualità. Tra i due si è creata empatia, intesa e grande armonia. Un areale che non ha bisogno di presentazioni, alcuni vigneti con 3 ettari di estensione si trovano a Cervognano ed i restanti 3, 7 ettari a poca distanza dal centro abitato. I terreni sono argillosi e tufacei, posti ad altimetrie che variano dai 300 ai 400 metri s.l.m.. Il vitigno maggiormente coltivato è il Sangiovese, tuttavia, tra I filari affondano le radici anche di Mammolo, Canaiolo, Trebbiano, Malvasia ed una piccola parcella di Cabernet Sauvignon.
I vini degustati oggi a Montepulciano sono:
Vino Bianco Igt 2021, ottenuto da Trebbiano e Malvasia, giallo dorato, zagara ,agrumi, pera ed albicocca, piacevolmente fresco e sapido.
Rosso di Montepulciano 2021, ottenuto con 80% Sangiovese, 10% Mammolo e 10% Canaiolo, rosso rubino, mammola, mora, prugna e amarena, fresco, giustamente tannico e persistente.
Vino Nobile di Montepulciano 2019, ottenuto interamente con Sangiovese, rosso rubino vivace con riflessi granata, violacciocca, ciclamino, prugna, frutta rossa, sottobosco e note speziate, equilibrato e armonico, pieno e appagante. Decisamente lungo.
Vino Nobile di Montepulciano 2018, ottenuto interamente con Sangiovese rosso granato con lievi riflessi arancio, violetta, amarena, sottobosco, spezie dolci e note balsamiche, rotondo e leggiadro, un gran bel sorso.
Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2019, anch’esso ottenuto con Sangiovese in purezza, rosso rubino con riflessi che virano sul granato, mammola, pervinca, ciliegia, lampone, bacche di ginepro e pepe nero ben integrate con note di liquirizia, avvolgente, pieno e incredibilmente persistente.




L’ abbinamento cibo-vino è stato ben azzeccato.

Alcuni cenni su Montepulciano
Montepulciano è una cittadina posta nella parte sud della provincia di Siena in Toscana. Il comune è posto a 605 metri s.l.m., in un lembo di terra incastonato tra Valdichiana e Val d’Orcia, ai confini con la regione Umbria. Montepulciano è di antica e lunga storia, è nota per i suoi vigneti da dove si ricava uno dei più pregiati vini rossi italiani, il Vino Nobile di Montepulciano. La consacrazione di questo vino arriva nel 1685, quando Francesco Redi nel suo celebre ditirambo Bacco in Toscana conclude i versi dedicandogli “Montepulciano d’ogni vino è Re “. Bevuto durante i pasti dei signori, gli è valso l’appellativo di “Nobile“.

Con la nascita della Doc nel 1966 e le nuove esigenze del disciplinare, i produttori hanno fatto un vero e proprio cambiamento con nuove cantine e riconversione di nuovi impianti nei vigneti. Nel 1980 arriva la meritatissima Docg, questo grande riconoscimento arriva anche al vicino Brunello di Montalcino, al Barolo e al Barbaresco. A causa di un minore periodo d’invecchiamento, è stato immesso per primo sul mercato con la fascetta di Stato. Un vino di straordinaria qualità e longevità, è molto apprezzato e trova estimatori in ogni parte del mondo. I terreni più vocati sono nelle zone di Caggiole, di Sanguineto e di Cervognano. Il vitigno principe anche qui è sua maestà il Sangiovese, denominato in loco “Prugnolo Gentile“, per un minimo del 70%. Possono concorrere al completamento vitigni a bacca rossa sia autoctoni che alloctoni, idonei alla coltivazione. Tuttavia, la maggioranza dei produttori lo produce con 100% Sangiovese.
Le caratteristiche climatiche e geologiche contribuiscono a dare origine a vini di indubbia qualità. Il Vino Nobile di Montepulciano viene prodotto nelle tipologie, Annata, Riserva,Selezione e Pievi. A Montepulciano vengono prodotti altri vini come il Rosso di Montepulciano, il Vin santo, il Vin Santo Occhio di Pernice ed inoltre vini bianchi, rosati e bollicine.

Per concludere, vorrei ringraziare Sara Cintelli, Gabriele Florio, il Dr. Gorelli, lo staff del Ristorante Il teatro Cucina Toscana e tutti i presenti, i quali hanno contribuito al trascorrimento di una bellissima giornata.