Il Prosecco Doc è uno dei vini italiani più amati al mondo. Il suo successo è dovuto al suo piacevole profilo fresco ed immediato, contraddistinto da un moderato contenuto alcolico. Eccellenza italiana ed espressione di un territorio delimitato in due regioni del nord-est, quali Veneto e Friuli Venezia Giulia, di cui le province interessate sono nove: Belluno, Treviso, Vicenza, Padova, Pordenone, Udine, Gorizia, Trieste e Venezia, il suo riconoscimento come Doc avviene il 17 luglio 2009 e dopo 4 mesi, più precisamente Il 19 novembre dello stesso anno viene costituito il Consorzio di Tutela. Le sue origini affondano nel lontano ‘600 nell’ omonimo comune a poca distanza da Trieste. Il vitigno principe è la Glera, utilizzato in purezza o con un piccolo saldo di altri vitigni autorizzati sia autoctoni che alloctoni nella misura massima del 15%.
Viene quasi esclusivamente prodotto con il Metodo Italiano o Martinotti, più conosciuto come Metodo Charmat, quindi la seconda fermentazione avviene in grandi recipienti a tenuta di pressione, le autoclavi. Un vino con un eccezionale rapporto qualità-prezzo, che non ha eguali nel mondo. Piace nella stessa misura sia al mondo femminile che al mondo maschile ed è consumato in momenti di convivialità, da solo come aperitivo, ma anche come ingrediente utilizzato in molti cocktails o long drinks, so già vi viene in mente l’ Aperol Spritz.
Viene prodotto in vari dosaggi , ma il più classico è l’Extra Dry. Recentemente è nato il Prosecco Doc Rosé dal connubio di uve Glera e Pinot Nero che da disciplinare ha una permanenza sui lieviti superiore al Prosecco Doc, di 60 giorni. A tavola il Prosecco Doc, in funzione della tipologia è il compagno ideale di molte preparazioni che spaziano dall’ antipasto e che van ben oltre. Lo scorso 19 aprile ho partecipato ad un seminario sul Prosecco Doc on line (webinar) organizzato da Fisar Val di Chiana, devo dire che mi è piaciuto molto ed è stato molto interessante, magistralmente condotto da Luca Giavi, Direttore del Consorzio Tutela Prosecco Doc, prima di congedarci abbiamo degustato 2 tipologie di Prosecco, ambedue con dosaggio Brut. Ringrazio Nicola Masiello “Presidente Emerito Fisar” per il gentilissimo invito che ho accolto con enorme piacere. All you need is wine






