Ieri di ritorno da Merano,
dopo aver partecipato alla grande kermesse “Merano WineFestival“, con l’amico e collega Gentian Maloku abbiamo deciso di visitare l’azienda vitivinicola Alois Lagader. Percorrendo la Weinstrasse, dopo poco meno di un ora siamo arrivati a Magrè, piccolo comune di 1200 anime della Bassa Altesina, ove ha sede l’ azienda. Una delle aziende più storiche dell’ Alto Adige, infatti è stata fondata nel 1823. La svolta avverrà nel 1934 con l’acquisto della Tenuta Löwengang.
L’azienda vanta oggi 55 ettari vitati interamente coltivati col metodo biodinamico, in varie zone e con terreni, microclima ed esposizioni molti variabili.
Si avvale della collaborazione di alcuni conferitori, alcuni dei quali biologici, alcuni biodinamici ed alcuni convenzionali. La gestione è arrivata alla sesta generazione. Alois Lageder è sinonimo di qualità ed eccellenza in questo straordinario lembo di terra, circondato dalle montagne. Ad accoglierci Carla Piccone,
con grande professionalità, competenza e gentilezza, inizia il tour descrivendoci la storia dell’azienda, per poi arrivare in cantina di vinificazione ed elevagé. Abbiamo concluso la nostra visita con una degustazione di alcuni vini accanto ad un bellissimo e fiammeggiante caminetto, come si suol dire” la ciliegina sulla torta”. Seguono note di degustazione dei vini da noi degustati:
Pinot Bianco 2018,
Si presenta nel calice con una tonalità giallo paglierino con leggeri riflessi verdolini. Al naso sprigiona sentori floreali di fiori di campo e note di frutta, in primis di mela e di pesca. Al gusto è piacevolmente fresco, in perfetta armonia con sapidità e morbidezza. Un vino piuttosto persistente.
Pinot Bianco Haberle 2018,
si presenta nel calice con una bellissima tonalità giallo paglierino, brillante. Al naso emergono netti ed eleganti sentori di mela gialla e di pesca a polpa bianca, a completare lo spettro olfattivo una leggera nuance balsamica. Al gusto, un attacco fresco ben amalgamato con le parti morbide. Il sorso è ricco ed appagante e di buona persistenza.
Pinot Grigio Porer 2018,
si presenta nel calice con una bellissima tonalità giallo paglierino con sottili riflessi ramati. Al naso apre con un fruttato molto fine, ci rimanda sentori di pesca e di melone, segue una scia poi minerale e leggermente speziata. Al gusto è piacevole e giustamente morbido, nonché fresco e di lunga persistenza .
Vernatsch Schiava 2018,
Si presenta nel calice con una tonalità rosso rubino scarico. Al naso sprigiona eleganti sentori fruttati e floreali,di ciliegia, di violaciocca e di melagrano. Al gusto è leggermente tannico, supportato da una buona spalla fresca.Un vino semplice, al contempo piacevole. Finale lungo.
Römigberg Vernatsch 2017, Si presenta anch’esso con una bellissima tonalità rosso rubino
con riflessi leggermente tendenti al porpora. Al naso è complesso, emergono sentori floreali, e poi fruttati ,in primis lampone e prugna, i quali vanno a seguire note di spezie dolci. Al gusto è delicato, leggermente tannico, ti colpisce per la sua avvolgenza e lunga persistenza.
Krafuss, Pinot Noir 2015, si presenta nel calice con una bellissima tonalità rosso rubino,con riflessi granati. Al naso è molto fine, ed intenso, emergono sentori di lamponi, di ribes, di more ,di pepe bianco e poi di pietra focaia. Al gusto è molto gradevole, con tannini nobili, fresco ed avvolgente. Un vino di interminabile persistenza. Chapeau
Casòn Rosso Tannat 2015,
si presenta nel calice con una tonalità rosso rubino con riflessi che virano sul violaceo, impenetrabile. Al naso percettibili note di prugna, di ciliegia, di mora, di tè nero, di cuoio, vanno a seguire una nota finale fume’. Al gusto è caratterizzato da buona morbidezza. Il scorso è pieno e soddisfacente. Un finale lungo e piacevolmente amaricante. Dei sette vini degustati è quello che conosco meno, la mia memoria mi suggerisce di averlo degutsato rare volte.


