S’Osteria 38 sorge proprio nel centro storico di Acquapendente, crocevia di percorsi e di scambi e porta da Nord per la Tuscia, il cui territorio si incunea tra Toscana e Umbria rendendo questa antica cittadina un luogo di passaggio e di incontro e uno spazio ricco di storia e di leggende inserito in un contesto naturalistico di grande impatto e di immenso valore.
Il nome del locale gioca sul concetto di sosta e di osteria e richiama la via Francigena (https://www.viefrancigene.org/it/ ) antica via di pellegrinaggio che collegava Canterbury a Roma. Più precisamente fa riferimento alla 38° tappa, dopo la toscana Radicofani, quella che da Acquapendente conduce a Bolsena.
Inizialmente il progetto di S’Osteria 38 voleva ereditare la funzione di ostello per pellegrini dell’attività che precedentemente occupava la struttura, ma ha scoperto da subito una vocazione turistica più ampia con comfort e attenzioni tipici di un piccolo albergo e la volontà di offrire una ristorazione territoriale e di qualità coniugandola al progetto di solidarietà e inclusione sociale.
Sostenibilità e qualità
Osteria e luogo di sosta e di ristoro non solo per pellegrini, S’Osteria38 è – insieme a Fattorie Solidali impegnate nella produzione agricola – una costola della Cooperativa Sociale Alicenova con cui condivide l’idea di sostenibilità sociale e ambientale e inclusione sociale e lavorativa di persone appartenenti a fasce deboli della popolazione.
Un progetto in cui ognuno esprime il proprio talento, grande o piccolo che sia
6 stanze da singole a quadruple, di cui una per disabili, tutte con bagno in camera, una sala caffetteria, un punto vendita, il ristorante con il suo dehors. Ma non solo. Sul piano dove si aprono le camere sono a disposizione degli ospiti delle postazioni per leggere, studiare, disegnare, uno spazio dinamico che spesso ospita mostre di giovani artisti. Tutti gli arredi della struttura sono in legno, frutto del recupero della mobilia precedente e sono stati realizzati dal laboratorio di falegnameria della Cooperativa.
Un’osteria con qualcosa in più
S’Osteria38 è nata nel 2018 con l’intento di creare opportunità di impiego e di insegnare ad accostarsi al mondo del lavoro. Negli ultimi due anni il progetto si è ulteriormente definito anche grazie a un corso di formazione della Regione Lazio e alla collaborazione con Carlo Zucchetti. La ristorazione ha acquisito una maggiore centralità e soprattutto una visione più nitida. È iniziato così un percorso di ricerca sulle materie prime del territorio e un viaggio di recupero della tradizione gastronomica locale ponendo attenzione al servizio e alla qualità, mantenendo sempre fermo lo sguardo verso l’inclusività.
In questo momento 10 ragazzi con livelli diversi di disabilità stanno compiendo il percorso di avvicinamento al lavoro e svolgono un ruolo attivo nelle pulizie o nella produzione in cucina, mentre sono entrati stabilmente nello staff Dario Cupelli che ha seguito il corso regionale ed è inserito in cucina e Pietro Ziaco che è in sala.
Il colore è felicità
Un’atmosfera vibrante di energia caratterizza la sala di S’Osteria38, sarà l’arancio che copre le pareti o le linee grafiche che riproducono una sintesi di Acquapendente o ancora quel bel connubio tra il legno dei tavoli e i colori vivaci dell’apparecchiatura e delle sedie. Un’osteria moderna con una sala movimentata architettonicamente dal piano rialzato a fondo sala e dalle balaustre che dal piano superiore lasciano scorgere le porte delle camere.
In sala: la direttrice Elisa Calanca e Pietro Ziaco
Se c’è una rete non si cade
Una buona parte dei prodotti usati in osteria provengono da Fattorie Solidali (Fattoria di Alice, Orto Storto, Nepi) che fornisce soprattutto ortaggi, olio e confetture. Ma è stato necessario cercare, studiare conoscere e incontrare vignaioli e produttori, creare con loro una sinergia per poter dare vita al nostro menu. “Abbiamo camminato” la Tuscia (come direbbe Veronelli) e abbiamo seguito il filo della qualità creando ben presto un intreccio che è la nostra rete e che ci piacerebbe possa diventare presto anche uno spazio formativo per i nostri ragazzi.
Stagionalità e selezione delle materie prime sono le desinenze con cui la cucina coniuga il menu.
Una cucina di territorio, con richiami famigliari, eseguita secondo un concetto moderno volto alla leggerezza, alla stagionalità e all’esaltazione delle materie prime.
In cucina: Lorena Crescimbeni, Paolo Porroni, Dario Cupelli
Pizza
Un corso di formazione con Marco Ceccobelli dell’Agriristorante Il Casaletto (Tre Spicchi Gambero Rosso) e una passione alimentata dalla curiosità hanno portato Mohamed Msehli nel fantastico mondo dei lievitati. Tradizionali o gourmet condividono con la cucina l’idea che a dettare legge sia la stagionalità e la materia prima del territorio.
Pizzaiolo: Mohamed Msehli
Un calice di territorio
Una carta dei vini solida e territoriale che guarda con interesse anche verso le cantine della Nouvelle Vague che nella Tuscia non mancano e hanno creato delle vere e proprie piccole comunità.
S’Osteria 38
Via Cesare Battisti, 61c
01021 Acquapendente VT
Tel. +39 342 523 6544
www. sosteria38.it
Fonte: Ufficio Stampa
Francesca Mordacchini Alfani
Fotografo
Mattia Scalet
scalet.mattia@gmail.com
SCOPRI LA TUSCIA SOCIALE
SCOPRI LA TUSCIA SOCIALE è un progetto realizzato da Fattorie Solidali in collaborazione con Alicenova e Promotuscia, risultato vincitore nel 2022 del bando relativo alla concessione di contributi a favore di Associazioni e Fondazioni operanti nel campo del turismo nel Lazio. Su oltre 180 progetti presentati, la proposta di Fattorie Solidali si è infatti aggiudicata il primo posto assoluto nella graduatoria di tutta la regione.
Obiettivo primario del progetto è quello di promuovere e far scoprire un modello di turismo sociale in Tuscia in grado di connettere i turisti con la comunità locale, trasformare i luoghi attraverso l’inclusione e la solidarietà, promuovere e commercializzare il territorio attraverso lo strumento del fam trip.
SCOPRI LA TUSCIA SOCIALE si articola in 7 educational tour dedicati a operatori del turismo nazionale e internazionale: di volta in volta tour operator, giornalisti, bloggers, responsabili della comunità educante e associazioni del terzo settore conosceranno le meraviglie nascoste fra il territorio dell’Alta Tuscia e quello del litorale maremmano.
Il progetto si concluderà a marzo 2023 ospitando nella Tuscia oltre 70 rappresentanti di diverse realtà operanti nel settore sociale, turistico, educativo e dell’enogastronomia.



Annotazioni a margine: Nei tre giorni di tour abbiamo scoperto uno straordinario lembo di terra, quale la Tuscia. Durante le visite, abbiamo scoperto magnificenze che affondano le radici sin dall’epoca Etrusca. Borghi e paesaggi di rara bellezza. Calorosa e gentile accoglienza con persone molto attente al sociale e piacevole compagnia.