Dall’11 al 13 gennaio 2023 ho partecipato ad un press tour organizzato da Carlo Zucchetti, l’enogastronomo con il cappello, e S’Osteria 38 di Acquapendente. Il tour di tre giorni è avvenuto nella sua amata Tuscia. Uno straordinario lembo di terra in provincia di Viterbo ai confini con Toscana e Umbria, alle falde del Monte Amiata e con il lago di Bolsena al centro. Ricca di necropoli etrusche, castelli medievali e stupendi Borghi arroccati su rocce di tufo, immerse nella natura e circondate da boschi, oliveti e vigneti. Un bel percorso con visite ad Acquapendente, Viterbo, Grotte di Castro e Pianiano, alla fattoria Pulicaro, Azienda Valleperlata, Fattoria di Alice e Tenuta Radichino. La S’Osteria 38 nostro punto di riferimento per accoglienza e ristoro. Tre giorni dedicati ad approfondire le conoscenze alimentari ed enoiche in compagnia di persone che condividono la stessa passione. Prima di passare ad una breve descrizione delle tre aziende vitivinicole, vorrei ringraziare Carlo per il gentile invito, Elisa Calanca, Barbara, Elena Ronca e tutto lo staff che ci ha accompagnato in questa esperienza.




Per quanto riguarda le visita enoiche, il primo giorno abbiamo visitato Podere Orto che si trova a Trevinano nel Comune di Acquapendente. Posto nella propaggine settentrionale tra Toscana e Umbria. I coniugi Simona e Giuliano coltivano 4 ettari di vigneti estesi su una superficie complessiva di 8, 5 ad un’altimetria di oltre 600 metri s.l.m. su terreni argillosi e sabbiosi. Vantano un agriturismo e una piccola Cantina ove vengono vinificati e affinati i loro vini. Tra i filari affondano le radici di Moscato Bianco, Procanico, Sangiovese, Ciliegiolo e Grechetto Rosso. I vini sono dotati di una buona piacevolzza di beva, freschi ed eleganti sia i bianchi, sia i rossi e tutti sotto la Denominazione Lazio Igp. La coltivazione è di natura biodinamica. Complimenti a Simona e Giuliano per la loro passione e abnegazione per ciò che fanno.




Il secondo giorno la visita è avvenuta a Grotte di Castro da Antonella Pacchiarotti. La Cantina è posta al centro del piccolo e grazioso Borgo, scavata nelle rocce di tufo, i vigneti si trovano a poca distanza dalla cantina. Sono posti ad un’ altitudine di circa 500 metri s.l.m. e nei pressi del vulcanico Lago di Bolsena. Intorno al lago da sempre si coltiva un singolare vitigno che dà origine alla Doc Aleatico di Gradoli. I vitigni coltivati sono oltre all’Aleatico che viene vinificato sia in versione secca che dolce, il Procanico ed il Roscetto. I terreni sono vulcanici e ricchi di minerali. I vini prodotti sono: Fatì, Ramatico, Pian di Stelle, Matèe, Cavarosso e dulcis in fundo Turan e Butumì. Abbiamo degustato ogni vino da Lei prodotto anche di diverse annate. Nel calice si riscontra; qualità, finezza e buona struttura. Antonella è carismatica e sempre con il sorriso sulle labbra. Chapeau



Il terzo giorno è la volta dell’azienda Vigne del Patrimonio, ci dirigiamo più a sud e precisamente a Ischia di Castro. Ad attenderci ci sono Rosa Capece ed Antonio Pellegrino, i quali sono da sempre innamorati del Metodo Classico. Da esperti del settore decidono di produrre le tanto amate bollicine. Vantano 4,5 di vigneti in queste splendide colline a poca distanza sia dal Mar Tirreno che dal Lago di Bolsena. Terreni vulcanici ove trovano dimora Chardonnay e Pinot Nero, tranne una piccola parcella dedicata, loro malgrado, ma anche per loro fortuna, al Cabernet Franc. I vini prodotti sono AlaRosa Brut Rosé, AlaDoro Brut, Cicognina, Ripatonna e Vepre. Tutto ebbe inizio nel 2007, anno in cui intuirono in questa terra la potenzialità e la possibilità di dare vita al loro progetto. I vini sono di elevata qualità, rimarcano eleganza e intensità gusto-olfattiva.



