Lo scorso week end ho partecipato alla kermesse enoica” Nelle Terre del Grechetto“, svoltasi a Civitella d’Agliano (Vt), antico borgo collocato su un colle, immerso in un paesaggio di rara bellezza. La prima volta per me, un motivo plausibile per approfondire la conoscenza di questo singolare vitigno e i vini da esso ed in purezza ottenuti. La Kermesse è stata organizzata dal giornalista enogastronomico con il cappello, alias Carlo Zucchetti con il patrocinio del comune e della Proloco di Civitella d’Agliano. Dopo arrivo e sistemazione nella casa vacanze, adiacente alla piazza, ove sono stati allestiti i tavoli per la cena ed alcuni stands di degustazione sia per i visitatori che che per la stampa, ci siamo recati da Sergio Mottura per aperitivo e degustazione nel prestigioso palazzo rinascimentale “Tana dell’Istrice”, anch’esso posto al centro della piazza.



Dopo cena, alcuni assaggi negli stands itineranti per le vie del grazioso borgo della Tuscia e di nuovo da Sergio Mottura per degustare altre annate di Grechetto. Il giorno seguente degustazione di 61 vini di varie annate, prevalentemente 2021 e 2020, provenienti da Lazio, Umbria ed Emilia Romagna. Ci siamo recati di nuovo da Sergio Mottura e successivamente all’azienda Tenuta Casciani, a poca distanza da Civitella d’Agliano.
Il Grechetto è un vitigno singolare, un vero rompicapo per i produttori, non facile né da coltivare né da vinificare. Ricco di polifenoli, tuttavia, un’ uva neutra, povera di aromi. Negli assaggi da noi effettuati si riscontra, in funzione dell’annata, un colore giallo paglierino con riflessi verdolini, talvolta, vira sul dorato, al naso si percepiscono sentori di mela, pera, nocciola, mandorla amara, floreali di biancospino e fiori di sambuco, banana e frutta esotica in genere, in età più adulta si possono percepire leggere nuances di idrocarburo, fume’ e note balsamiche. Al palato è fresco e sapido, dotato di una buona piacevolezza di beva e una soddisfacente persistenza aromatica. Un vino bianco dotato di una straordinaria longevità, ciò è stato possibile appurarlo, grazie ad una degustazione finale di 7 vini di vecchie annate. Un vitigno che si presta bene ad essere ottenuto nella tipologia dolce.
Sergio Mottura, patron dell’ omonima azienda è stato un antesignano di questo vitigno, colui tra i primi ha crederci ed ha volerlo valorizzare con risultati davvero molto positivi, nei suoi vini, quali Latour a Civitella e Poggio della Costa si denota uno stile borgognone a partire dalla bottiglia per arrivare al sorso.
Sono rientrato a casa felice per aver partecipato alla 19esima edizione di “Nelle Terre del Grechetto” e con qualche nozione importante in più su di esso. Un momento importante e piacevole per stare assieme e conoscere persone con le quali condivido la passione per il mondo enoico. Per concludere, vorrei ringraziare Carlo Zucchetti per l’invito e porgere un saluto a tutti coloro che hanno trascorso queste due giornate con me.



