Il Barbaresco “Gallina” del Castello di Neive è un vino che a Terre d’Italia a Lido di Camaiore mi ha sorpreso per lo straordinario rapporto qualità/prezzo. Questo Barbaresco nasce nel vigneto “Gallina”, dove vengono prodotte le uve Nebbiolo destinate alla produzione di Barbaresco; la posizione sulla collina di Neive garantisce un microclima unico: d’estate la temperatura massima non supera i 23-24°C e quella minima, di inverno, si mantiene sui 6-8°C.
L’approccio che il Castello di Neive utilizza riesce ad amalgamare perfettamente la scienza e la tecnologia con la storia, la tradizione e l’esperienza vitivinicola del territorio in cui è inserito. Il Barbaresco “Gallina” del Castello di Neive prende vita nel vigneto Gallina; la vendemmia è manuale e viene effettuata con piccole cassette forate a inizio ottobre; qui uno dei più importanti vini rossi piemontesi inizia la sua fermentazione per 10-12 giorni, per poi venir lasciato evolvere per almeno 12 mesi in botti di rovere francese. Il Barbaresco “Gallina” è un vino da medio invecchiamento visto che è in grado di regalare nuove sfaccettature anche per 5-10 anni; è un Barbaresco dal tipico colore, rosso granato, che si presenta al naso con delicate note di fiori appassiti e di legno che garantisce eleganza, finezza, intensa e armonia.
- Tonalità rosso granato che abbraccia una bellissima trasparenza .
- Profumo aroma delicato di fiori appassiti, ben bilanciato dalle note di legno.
- Gusto Pieno, armonico, elegante, di grande struttura e con un finale piacevolmente tannico.
- Nel Castello di Neive, proprietà dei fratelli Stupino, ha sede l’omonima cantina. Neive è uno dei borghi più belli d’Italia, situato nel cuore delle Langhe e circondato da meravigliosi vigneti; qui la famiglia Stupino ha le sue origini più lontane, risalente a molte generazioni addietro: il padre Giacomo, padre degli attuali proprietari della cantina, mettendo a frutto la sua esperienza di geometra, decise di investire sulla produzione di vini comprando e il Castello e i migliori vingeti del territorio: Messoirano, Montebertotto, Basarin, Valtorta, i Cortini, Santo Stefano e Marcorino.Con grande coraggio ed ingente sforzo economico Giacomo intraprese una grande opera di ristrutturazione sia delle vaste cantine del castello sia delle vigne, alcune delle quali in totale abbandono. I figli hanno portato avanti con passione e determinazione l’opera cominciata dal padre e oggi il Castello di Neive è diventato un nome di assoluto prestigio nel panorama del Barbaresco, con una proprietà di 60 ettari, di cui 27 vitati.
Grazie al crescente successo del Castello di Neive, dovuta alla qualità dei suoi vini, nel 2012 si è resa necessaria la costruzione di un’altra cantina, ove trasferire tutte le operazioni di produzione del vino; le antiche cantine del castello, con la loro penombra e il loro silenzio, sono state adibite a conservare le botti d’invecchiamento. Non dimentichiamo che proprio nel castello si svolsero le prime sperimentazioni di Louis Claude Oudart, oggi considerato come l’inventore del Barolo. Dal Castello ora provengono i fantastici Barbaresco del Castello di Neive, morbidi, caldi, di grande struttura, che sanno convincere ed incantare anche i palati più esigenti e che hanno reso famoso nel mondo il nome di Neive e del Barbaresco.

