Degustazioni

Socci

Piccola realtà nel cuore delle Marche a Castelplanio.slide-paesaggio-3-0d80f57bcf

Un Vitigno: il Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Un Vigneto di quarant’anni adagiato sulla collina di Monte Deserto, a 350 metri sul livello del mare.

La volontà di una famiglia di portare avanti la tradizione che si lega inevitabilmente all’innovazione il tutto guidato dalla passione per il mondo del vino e ciò che lo circonda.

DESERTO

VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI D.O.C. CLASSICO SUPERIORE

Tradizione ed eleganza i suoi tratti distintivi; per la produzione di deserto vengono selezionati i grappoli nei tralci più vicini alla vite che a seguito della loro posizione hanno un accumulo di zuccheri del 25% in più rispetto agli altri grappoli.
Il Deserto è il loro verdicchio rappresentativo; simpaticamente da loro definito “verdicchioperdavvero”.
Dopo un attenta raccolta segue, ponendo un’ attenzione particolare in tutte le fasi , una lavorazione tradizionale in cantina in riduzione cioè in assenza di ossigeno.
Importante è sottolineare che essendo una selezione delle migliori uve, la produzione varia a seconda delle annate.
Deserto si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdolini; possiamo apprezzare all’olfatto una sensazione di freschezza che, con il passare del tempo, lascerà più spazio alle sue caratteristiche principali: floreale che richiama il tiglio e l’anice capace di evolversi nel tempo dando sensazioni di fieno stagionato e mandorle.
Un vino che ha avuto in dono dal terreno un’ ottima mineralità, la sensazione al palato è di una buona sapidità che chiude con una nota citrina di grande pulizia ed eleganza.

E’ imbottigliato con l’utilizzo del tappo in vetro,
La bottiglia si presenta in modo elegante e nello stesso tempo originale; viene “incartata” a mano singolarmente; ecco la cura che mettono nel presentarlo.

Varietà: VERDICCHIO 100%
Produzione: intorno alle 10mila bottiglie

Nome alquanto strano per un Vino, DESERTO, nel loro caso non poteva che essere chiamato così in quanto è così che si chiama la collina dove il vigneto affonda le sue preziose radici.
DESERTO fortemente legato al territorio per le sue caratteristiche non poteva non esserlo anche per il nome e quella margherita che compare nell’etichetta non è altro che un fiore tipico del Deserto.

MARIKAslide-bottiglie-verdicchio-socci-e214d8574f

VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI D.O.P. CLASSICO SUPERIORE

Marika, vino ottenuto con la CRIOESTRAZIONE selettiva. Si avvalgono di questa tecnica, che consiste nel congelamento del grappolo a – 23 gradi prima della pressatura, riescono ad ottenere l’estrazione di un mosto maggiormente ricco di zuccheri. Grazie a questa tecnica di vinificazione il Vino si presenterà con un bouquet più ampio e che andrà ad arricchire ulteriormente le caratteristiche organolettiche del Verdicchio.

Il risultato è un vino di alta qualità in grado di evolversi nel tempo.

A seguito di questa lavorazione ottengono una bassissima resa a mosto concentrato ecco perchè le piace definirlo Verdicchio “da mordere”.
Anche nel colore, giallo paglierino carico, si ritrova un tratto distintivo della sua lavorazione; i profumi del Marika sono di frutti intensi; la pienezza e la morbidezza, suoi punti forti, il Marika sarà un vino che manterrà una sua precisa identità anche con il passare del tempo.

Del Marika sono state prodotte 3000 bottiglie anche qui con il solo utilizzo del tappo in vetro.

Varietà: VERDICCHIO 100%
Produzione: 3mila bottiglie

Il MARIKA prende il nome dalla primogenita, figlia di Pierluigi e Floriana, la sua etichetta è l’espressione della campagna marchigiana con le colline ricche di colori nelle colture che si alternano nel corso dell’anno e sta ad indicare la vista che si può ammirare da Montedeserto: un susseguirsi di colline fino poi a raggiungere con lo sguardo il mare. L’etichetta parte sempre da un idea di Pierluigi questa volta a realizzarla è stato il pittore siciliano Tony Fanciullo che ha firmato una a una le loro etichette.

MARTINA

Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C. Classico Superiore

Nuova produzione aziendale 2011 che si va ad aggiungere alle due già esistenti. Verdicchio ottenuto lasciando il mosto precedentemente raffreddato per oltre 18 ore a contatto con le bucce “pigiodiraspate”. Un verdicchio morbido, piacevole, sorprendentemente profumato, grazie al freddo che ne esalterà ancora di più il fruttato. A questo si aggiungono note di fiori gialli, ingentiliti da una dolce sensazione balsamica di menta e clorofilla; il colore rispecchia la sua tipicità: giallo paglierino con riflessi verdolini; in bocca è asciutto e leggermente amarognolo.

Il Martina è imbottigliato con l’utilizzo del tappo alternativo (polimero termoplastico).

Varietà: VERDICCHIO 100%
Produzione: intorno alle 7mila bottiglie

Martina, nome della secondogenita di casa Socci, nasce da un’idea di Pierluigi che un giorno passeggiando sul suo vigneto scatta una foto ad una vite, catturato dalla sue bellezza e particolarità: è la stessa che si trova oggi nell’etichetta della borgognotta trasparente, un’ immagine di donna sapientemente rimodellata dall’ artista Fabio Petrini.
Un’ immagine che esprime la nostra convinzione che la natura è Donna.

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