Con l’amico e collega Antonio Caprara ho partecipato all’Anteprima Sagrantino, evento che ogni hanno ha luogo nel centro storico di Montefalco, all’interno della meravigliosa Sala Consiliare del Palazzo Comunale. In degustazione i vini dell’annata 2017. Un’annata che ha avuto un calo di produzione dovuta alle gelate primaverili che colpirono molti vigneti, un’ estate siccitosa, tra le più calde degli ultimi anni. Tuttavia, arrivarono in cantina uve sane e con una buona maturazione fenolica. A quest’annata sono state attribuite 3 stelle. Quest’anno l’ Anteprima ha subito uno slittamento di oltre tre mesi, dovuto all’emergenza pandemica. Quarantaquattro vini in degustazione per la versione Secco e sei per quanto riguarda i Passiti. Dopo un lungo viaggio caratterizzato da deviazioni e rallentamenti, finalmente siamo arrivati a destinazione, prima della registrazione mi sono sottoposto al processamento del tampone antigenico, e nel tempo a noi concesso abbiamo degustato tutti i campioni previsti. In questa edizione era inoltre possibile degustare anche vini bianchi della Spoleto Doc Trebbiano Spoletino e Montefalco Rosso. Dopo la degustazione di tutti i Montefalco Sagrantino, una pausa pranzo e a seguire visita in un’azienda a poca distanza dal centro abitato di Montefalco. Prima di passare ai miei migliori assaggi, vi propongo alcuni cenni sulla denominazione Montefalco Sagrantino.
Il Montefalco Sagrantino è uno dei grandi vini rossi italiani , una perla enologica, molto apprezzato sia in Italia che nel resto del mondo. L’areale si trova in Umbria ed in provincia di Perugia. Il Montefalco Sagrantino Docg, viene prodotto oltre al comune di Montefalco, nei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi. Il Sagrantino sembra sia giunto in Umbria ad opera dei frati Francescani dall’Asia Minore, mentre altri sostengono che sia arrivato dai monaci bizantini provenienti dalla Grecia, intorno al 1100. In attesa di conoscere l’origine del nome di alcuni ricercatori, alcuni ipotizzano che derivi da sagrestia, in quanto veniva usato durante le messe.
In passato veniva prodotto esclusivamente in versione passito, da alcuni anni a questa parte viene prodotto anche nella tipologia secco. Il Sagrantino da origine a vini con buona trama tannica e quindi necessità di alcuni anni di maturazione per poter essere apprezzato al meglio. La sua veste è di colore rosso rubino impenetrabile da giovane e con il passare degli anni tende al granato. Al naso dipana sentori di ciliegia, frutti di bosco, china, cacao e anice stellato, tuttavia si impreziosisce anche di altri sentori variabili con l’ élevage. Al gusto è piacevole e giustamente morbido con tannini esuberanti, tuttavia, i produttori sanno tenere bene a bada questa sua vena tannica. Generalmente è un vino di lunga persistenza. A tavola trova abbinamento con svariate preparazioni a base di carne, ottimo con agnello. La meritatissima Docg risale al 1992. Personalmente ho partecipato alle passate edizioni dell’Anteprima del Montefalco Sagrantino, che hanno luogo ogni anno nel mese di Febbraio, visitando anche alcune aziende vitivinicole e alcuni comuni ove viene prodotto questo delizioso nettare. I Borghi sono molto suggestivi e l’areale è di straordinaria bellezza, posto in una delle regioni più belle dello stivale.
Tra i miei migliori assaggi di oggi ci sono i vini delle aziende: Antonelli, Colpetrone, Valdangius, Lungarotti, Montioni, Colle Ciocco, Perticaia, Benedetti&Grigi, Bocale, Plani Arche, Romanelli, Ilaria Cocco, Moretti Omero, Arnaldo Caprai, Tenuta Castelbuono, Tenuta Alzatura, Tabarrini- Campo alla Quercia e tra i Passiti: Briziarelli e Fattoria Colleallodole.


