Lo scorso 19 gennaio presso le scuderie di Palazzo Farnese a Caprarola è stata presentata la Tuscia del Vino 2024. Una guida dei vini curata da Carlo Zucchetti e Francesca Mordacchini Alfani. Nell’occasione sono state premiate le aziende che hanno raggiunto gli standard qualitativi di eccellenza. I vini che si sono aggiudicati i 3 Est erano ben 110. È stata anche una grande opportunità da parte dei visitatori per assaggiare i vini di 160 cantine del territorio con i produttori presenti dietro ai loro banchi d’assaggio.
La Tuscia è uno straordinario lembo di terra che comprende l’intera provincia di Viterbo, una parte delle province di Grosseto, Terni e Roma. Terra ricca di necropoli etrusche, castelli medievali e suggestivi Borghi arroccati su rocce di tufo, immerse nella natura e circondate da fitti boschi, oliveti e vigneti. Attraversata dalla via Francigena e meta di pellegrini e di turismo slow.

Quello della Tuscia è un territorio vasto e ricco di DOC, quali, Est!Est!!Est!!! di Montefiascone, Aleatico di Gradoli, Vignanello, Tarquinia, Tuscia, Orvieto, Lago di Corbara e Amelia, Cerveteri, Pitigliano, Sovana e Maremma Toscana, e di IGT, quali, Civitella d’Agliano, Colli Cimini, che comprende i territori di Cilegiolo di Narni e Allerona, Costa Etrusco Romana fino a Veio e Costa Toscana. I vitigni maggiormente allevati sono: Grechetto, Vermentino, Procanico, Malvasia, Roscetto, Drupeggio, Chardonnay, Aleatico, Sangiovese, Canaiolo, Violone e Merlot.

Ben 12 areali in cui è stato suddiviso il territorio, pensati e introdotti da una descrizione geologica di Sara Ronca del Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza Università di Roma.
Un sentito ringraziamento va a Carlo Zucchetti e a tutti i suoi collaboratori che hanno partecipato alle varie degustazioni per redarre la guida, i quali si impegnano alla divulgazione e valorizzazione di uno straordinario territorio.

Ho degustato vari vini, in prevalenza Bollicine e vini Bianchi, qualche Rosso e alcuni Passiti. Ogni vino da me degustato mi ha fatto apprezzare e capire meglio che ci troviamo in un lembo di terra davvero eccezionale, alcune conferme e qualche nuova scoperta.

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