A Olevano Romano è stata presentata ieri la guida enoica ” I luoghi del Cesanese” curata da Pasquale Pace, Carlo Zucchetti con la collaborazione di Extrawine. Alla realizzazione della guida hanno partecipato molti esperti degustatori sotto la direzione editoriale di Francesca Mordacchini Alfani. Dopo la premiazione dei vini, vi era la possibilità di degustarli. L’evento ha avuto luogo nella terrazza adiacente all’ex frantoio di Via Roma, dalla quale si gode di un panorama senza pari digradante verso le colline di questo straordinario lembo di terra. Dietro ai banchi d’assaggio c’erano i produttori, lieti di raccontarci la loro storia e i loro vini. Seguono alcuni cenni sulle tre denominazioni del Cesanese.

Il Cesanese del Piglio è l’unico vino rosso Docg del Lazio, nel 1973 gli è stata conferita la Doc e nel 2008 ha ottenuto la meritatissima Denominazione di origine controllata e garantita. La zona di produzione si estende in provincia di Frosinone, in tutto l’areale comunale di Piglio e Serrone e parte dei Comuni di Anagni, cittadina nota per aver dato i natali a quattro pontefici (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII), Acuto e Paliano. Questo meraviglioso lembo di terra è posto nella parte più settentrionale della Ciociaria, la cui Strada del Cesanese attraversa le dolci e verdi colline tra monti contraddistinti da un profilo roccioso. I vigneti sono posti in altitudini molto variabili ed i più importanti sulle pendici dei monti Ernici e nell’alta Valle del Sacco e sono comprese tra i 200 e gli 800 metri s,l,m., su terreni in genere composti da terre rosse. Le tipologie di questo singolare vino sono tre: Cesanese del Piglio, Cesanese del Piglio Superiore e Cesanese del Piglio Riserva. Il vitigno principe è il Cesanese di Affile, un vitigno autoctono, le cui origini sono tuttora incerte, tuttavia possono essere utilizzati altri vitigni a bacca rossa autorizzati alla coltivazione nella Regione Lazio per un massimo del 10%.
Il Cesanese di Olevano Romano è divenuto Doc nel 2011, può essere prodotto oltre nell’omonimo comune, dal quale prende il nome, anche nel territorio di Genazzano in provincia di Roma. Si tratta di una zona collinare alle pendici dei Monti Simbruini che si estende fino alla Valle del Sacco; i suoli sono prevalentemente argillosi con presenza di calcare e vulcaniti.

Il Cesanese d’Affile Doc dal 2011, viene prodotto nel territorio dei comuni di Affile e di Roiate e parte di quello di Arcinazzo in provincia di Roma, alle pendici dei Monti Affiliani. Questa è la zona più antica in cui si coltivava da sempre il vitigno.
A livello sensoriale ed in funzione sia della tipologia che dell’annata: è di un colore rosso rubino con sfumature che virano sul violaceo in gioventù e granato con l’affinamento, intenso e impenetrabile; al naso sprigiona eleganti sentori di ciliegia e cacao, il classico cioccolatino mon cherì, frutti di bosco, prugna, peonia, sottobosco e spezie dolci; al palato è morbido e leggiadro, persistente e contraddistinto da una retro-olfattiva leggermente amaricante. A tavola trova abbinamento con svariate preparazioni a base di primi piatti a base di carne, carni rosse in genere, selvaggina, agnello arrosto e formaggi stagionati. I vini prodotti in queste tre denominazioni erano già noti in epoca romana e apprezzati da Papi, nobili e signori locali.
Se tutte le strade portano a Roma, quella del Cesanese senza ombra di dubbio porta a poca distanza dalla Capitale.

Per concludere, vorrei ringraziare l’Enogastronomo con il cappello, alias Carlo Zucchetti ed il Gourmet Errante, alias Pasquale Pace.


1 pensiero su “I luoghi del Cesanese”