
L’Oltrepò Pavese è una delle più grandi ed importanti zone vitivinicole d’Italia. Posta al 45° parallelo e a sud di Pavia, dall’alta parte del Po, un territorio di straordinaria bellezza e in prevalenza collinare. Noto per essere il punto d’incontro di quattro importanti regioni: Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Piemonte. Un areale a forma di grappolo d’uva. Il vitigno maggiormente coltivato è il Pinot Nero, assieme al Riesling e alla Croatina. I vigneti sono posti ad un altitudine media di 300 metri s.l.m. Il clima è ventilato d’ estate e piuttosto secco in inverno, elementi favorevoli per la coltivazione della vite e per la produzione di vino. Nota per le diverse tipologie di vino e anche per la sua ricca gastronomia, ma soprattutto per la produzione di bollicine ottenute con Metodo Classico, prevalentemente a base di Pinot Nero. In Oltrepò Pavese vengono prodotti anche altri vini sia bianchi che rossi, sia fermi che frizzanti. Segue una piccola tabella delle denominazioni.
Ho trascorso alcuni giorni in questo bellissimo lembo di terra , qualche anno fa soggiornando in un delizioso Wine Resort. Conservo un bellissimo ricordo sia del Wine Resort che dell’ Oltrepò Pavese vinicola e anche di alcune città contermini da me visitate durante il mio soggiorno.
Le Denominazioni DOC e DOCG

La produzione enologica dell’Oltrepò Pavese a indicazione geografica è suddivisa in:
– 1 Docg (Oltrepò Pavese Metodo Classico; Cruasé, marchio consortile per la versione rosé);
– 7 Doc (Bonarda dell’Oltrepò Pavese, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese, Casteggio, Oltrepò Pavese, Oltrepò Pavese Pinot grigio, Pinot nero dell’Oltrepò Pavese e Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese);
– 1 Igt (Provincia di Pavia).

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